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Carte e immagini per non dimenticare l’Olocausto

Il 27 gennaio 1945 i reparti dell’Armata Rossa liberavano il campo di concentramento di Auschwitz.

Odio e persecuzioni contro gli ebrei prima, durante e dopo la Germania nazista di Adolf Hitler.

Edoardo Boria
Pubblicato il Aggiornato alle
Dettaglio di un manifesto anti-ebraico diffuso nella Francia di Vichy.
Dettaglio di un manifesto anti-ebraico diffuso nella Francia di Vichy. 

  1. La persecuzione degli ebrei è stata uno dei cardini del nazismo sin dal 1933, anno in cui Adolf Hitler divenne cancelliere della Germania. L'antiebraismo non avrebbe risparmiato nessun territorio annesso o dominato dal Terzo Reich. A cominciare dall'Austria, rappresentata in questo manifesto che commemora l'Anschluss, l'annessione alla Germania avvenuta nel 1938.


Manifesto nazista commemorativo dell'Anschluss, l'annessione dell'Austria al Reich tedesco, 1938.Domina sullo sfondo la nuova sagoma geografica del Reich, che di lì a poco si ingrandirà ulteriormente acquisendo i Sudeti e la regione di Memel.Il profilo del Fuhrer e l'aquila nazionalsocialista completano il quadro dando vita a un'immagine dalla solennità sinistra. 
Manifesto nazista commemorativo dell'Anschluss, l'annessione dell'Austria al Reich tedesco, 1938.Domina sullo sfondo la nuova sagoma geografica del Reich, che di lì a poco si ingrandirà ulteriormente acquisendo i Sudeti e la regione di Memel.Il profilo del Fuhrer e l'aquila nazionalsocialista completano il quadro dando vita a un'immagine dalla solennità sinistra.   







2. Manifesto antisemita diffuso nella Francia di Vichy. La vera novità dei manifesti della seconda guerra mondiale è nella violenza dei toni e nella crudezza delle immagini. Dal punto di vista delle metafore usate invece, vengono ripresi gli stereotipi classici, come quello dell'ebreo avido sempre intento a complottare (questa figura), dell'inglese accaparratore senza scrupoli di territori altrui, dell'Untermensch russo dalle sembianze animalesche, del giapponese bellicoso.


Manifesto antisemita diffuso nella Francia di Vichy.La vera novità dei manifesti della seconda guerra mondiale è nella violenza dei toni e nella crudezza delle immagini. Dal punto di vista delle metafore usate invece, vengono ripresi gli stereotipi classici, come quello dell'ebreo avido sempre intento a complottare (questa figura), dell'inglese accaparratore senza scrupoli di territori altrui (fig.2), dell'Untermensch russo dalle sembianze animalesche (fig.3), del giapponese bellicoso (fig.4).
Manifesto antisemita diffuso nella Francia di Vichy.La vera novità dei manifesti della seconda guerra mondiale è nella violenza dei toni e nella crudezza delle immagini. Dal punto di vista delle metafore usate invece, vengono ripresi gli stereotipi classici, come quello dell'ebreo avido sempre intento a complottare (questa figura), dell'inglese accaparratore senza scrupoli di territori altrui (fig.2), dell'Untermensch russo dalle sembianze animalesche (fig.3), del giapponese bellicoso (fig.4). 






3. Illustrazione antisemita tratta dalla copertina della rivista francese Le Rire, 16 aprile 1898.

L'immagine mostra la caricatura di un emaciato Alphonse Rothschild, banchiere del ramo francese della famiglia e governatore della Banca di Francia per ben mezzo secolo, che stringe tra le sue mani rapaci il mondo come a bramarne il possesso assoluto. La corona dorata sul suo capo presenta al centro la figura di un maiale. La Francia è ben visibile al centro del mappamondo. Nel cerchio giallo sullo sfondo si individua la scritta «Dieu protège Israel».


Illustrazione antisemita tratta dalla copertina della rivista francese Le Rire, 16 aprile 1898.L'immagine mostra la caricatura di un emaciato Alphonse Rothschild, banchiere del ramo francese della famiglia e governatore della Banca di Francia per ben mezzo secolo, che stringe tra le sue mani rapaci il mondo come a bramarne il possesso assoluto. La corona dorata sul suo capo presenta al centro la figura di un maiale. La Francia è ben visibile al centro del mappamondo. Nel cerchio giallo sullo sfondo si individua la scritta «Dieu protège Israel».
Illustrazione antisemita tratta dalla copertina della rivista francese Le Rire, 16 aprile 1898.L'immagine mostra la caricatura di un emaciato Alphonse Rothschild, banchiere del ramo francese della famiglia e governatore della Banca di Francia per ben mezzo secolo, che stringe tra le sue mani rapaci il mondo come a bramarne il possesso assoluto. La corona dorata sul suo capo presenta al centro la figura di un maiale. La Francia è ben visibile al centro del mappamondo. Nel cerchio giallo sullo sfondo si individua la scritta «Dieu protège Israel».  






4. Manifesto francese antisemita e antimassonico tratto da La Bastille, rivista settimanale illustrata, 1905.

L'immagine ritrae una piovra con la testa dai tipici tratti somatici attribuiti nell'iconografia popolare all'ebreo.

I suoi tentacoli stritolano altri personaggi che rappresentano, si legge nel testo a sinistra, «l'Esercito, la Giustizia, l'Istruzione, il Clero, la Gioventù, l'Amministrazione e tutte le forze vive della Nazione. La piovra sfrutta [la Francia] e la lascia senza difese davanti all'ebreo e allo straniero».

In quegli anni una tesi diffusamente pubblicizzata dal più noto gruppo nazionalista francese, quello riunito attorno alla rivista Action Française, voleva la Francia in pericolo per un complotto ordito da ebrei, massoni e protestanti.


Manifesto francese antisemita e antimassonico tratto da La Bastille, rivista settimanale illustrata, 1905. L'immagine ritrae una piovra con la testa dai tipici tratti somatici attribuiti nell'iconografia popolare all'ebreo. I suoi tentacoli stritolano altri personaggi che rappresentano, si legge nel testo a sinistra, «l'Esercito, la Giustizia, l'Istruzione, il Clero, la Gioventù, l'Amministrazione e tutte le forze vive della Nazione. La piovra sfrutta [la Francia] e la lascia senza difese davanti all'ebreo e allo straniero». In quegli anni una tesi diffusamente pubblicizzata dal più noto gruppo nazionalista francese, quello riunito attorno alla rivista Action Française, voleva la Francia in pericolo per un complotto ordito da ebrei, massoni e protestanti.
Manifesto francese antisemita e antimassonico tratto da La Bastille, rivista settimanale illustrata, 1905. L'immagine ritrae una piovra con la testa dai tipici tratti somatici attribuiti nell'iconografia popolare all'ebreo. I suoi tentacoli stritolano altri personaggi che rappresentano, si legge nel testo a sinistra, «l'Esercito, la Giustizia, l'Istruzione, il Clero, la Gioventù, l'Amministrazione e tutte le forze vive della Nazione. La piovra sfrutta [la Francia] e la lascia senza difese davanti all'ebreo e allo straniero». In quegli anni una tesi diffusamente pubblicizzata dal più noto gruppo nazionalista francese, quello riunito attorno alla rivista Action Française, voleva la Francia in pericolo per un complotto ordito da ebrei, massoni e protestanti. 






5. La cartografia geopolitica di quel periodo non era esclusivamente  propaganda di regime, ma sorgeva e si sviluppava in ambienti prossimi alla composita ed eterogenea area delle destre europee degli anni Venti. Alcuni cartografi si misero consapevolmente al servizio di idee funeste e tragiche, per far trasmettere alle loro carte geografiche messaggi brutali, come per l'atlantino antisemita di Jantzen.


W. JANTZEN, «La diffusione della casata Rothschild in Europa», da Die Juden, Heidelberg-Berlino-Magdeburgo 1940, Kurt Vowinckel Verlag, pp. 7-11.La cartografia geopolitica di quel periodo non era esclusivamente  propaganda di regime, ma sorgeva e si sviluppava in ambienti prossimi alla composita ed eterogenea area delle destre europee degli anni Venti. Alcuni cartografi si misero consapevolmente al servizio di idee funeste e tragiche, per far trasmettere alle loro carte geografiche messaggi brutali, come per l'atlantino antisemita di Jantzen.
W. JANTZEN, «La diffusione della casata Rothschild in Europa», da Die Juden, Heidelberg-Berlino-Magdeburgo 1940, Kurt Vowinckel Verlag, pp. 7-11.La cartografia geopolitica di quel periodo non era esclusivamente  propaganda di regime, ma sorgeva e si sviluppava in ambienti prossimi alla composita ed eterogenea area delle destre europee degli anni Venti. Alcuni cartografi si misero consapevolmente al servizio di idee funeste e tragiche, per far trasmettere alle loro carte geografiche messaggi brutali, come per l'atlantino antisemita di Jantzen. 


6. Vita ebraica in Polonia negli anni Venti-Trenta - Carta di Francesca La Barbera.


vita-ebraica-in-polonia
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7. La Polonia sotto i nazisti (1939-1941) - Carta di Francesca La Barbera.


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